Siamo nel 2038: sono passati anni da quando la CyberLife, un'azienda tecnologica fondata dall'eccentrico Elijah Kamski a Detroit, ha lanciato sul mercato gli androidi, delle vere e proprie macchine antropomorfe progettate per ogni tipo di lavoro, dalle semplici mansioni domestiche alle operazioni di guerra nell'esercito. Il loro aspetto è del tutto identico a quello degli esseri umani ad eccezione di un piccolo led circolare posto sul lato sinistro del volto, di fianco all’occhio, che cambia colore a seconda dell’umore dell’androide. Inoltre, dentro di loro scorre il Thirium 310, il cosiddetto
sangue blu che gli dà “vita”.
L'esorbitante numero di androidi in circolazione ha provocato un alto tasso di disoccupazione, causando il malcontento popolare. Infatti gli androidi sono programmati per eseguire gli ordini degli umani, non sono in grado di provare alcuna emozione o stanchezza fisica, nè fare errori, lamentarsi, necessitare di stipendi e sono predisposti per specifiche mansioni che svolgono meglio degli umani, per questa ragione ormai per buona parte degli impieghi non viene più ricercata una manodopera umana.
Questa condizione ha indotto molti umani a trattarli alla stregua di schiavi, arrivando a compiere azioni aberranti nei loro confronti, certi di non rischiare ripercussioni, come succederebbe se compiessero le stesse azioni contro dei loro simili.
Ed effettivamente tutto si è svolto esattamente come si sono aspettati.
Almeno fino ad ora. (
storyline)