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    Detroit non è stata solamente la "città del progresso" nei primi decenni del '900 per via dei suoi stabilimenti Ford, ma anche una sede di violenti attacchi razzisti nel 1967. Dunque è il luogo perfetto per ospitare una storia non solo futuristica, ma anche di cambiamento.
    Detroit: Become Human non è infatti solamente un videogioco, ma anche una sorta di propaganda anti-razziale e dell'importanza del non aver paura del diverso.
    Quale luogo migliore per dar vita ad incredibili avventure?
    [!] Anche per chi non ha giocato al videogioco, ma è stuzzicato dal mondo proposto.


    Il GDR è ambientato PRIMA DELLA MARCIA DI MARKUS successa nel videogioco

    MqaHOjw

    Siamo nel 2038: sono passati anni da quando la CyberLife, un'azienda tecnologica fondata dall'eccentrico Elijah Kamski a Detroit, ha lanciato sul mercato gli androidi, delle vere e proprie macchine antropomorfe progettate per ogni tipo di lavoro, dalle semplici mansioni domestiche alle operazioni di guerra nell'esercito.
    Il loro aspetto è del tutto identico a quello degli esseri umani ad eccezione di un piccolo led circolare posto sul lato sinistro del volto, di fianco all’occhio, che cambia colore a seconda dell’umore dell’androide. Inoltre, dentro di loro scorre il Thirium 310, il cosiddetto sangue blu che gli dà “vita”.
    L'esorbitante numero di androidi in circolazione ha provocato un alto tasso di disoccupazione, causando il malcontento popolare. Infatti gli androidi sono programmati per eseguire gli ordini degli umani, non sono in grado di provare alcuna emozione o stanchezza fisica, nè fare errori, lamentarsi, necessitare di stipendi e sono predisposti per specifiche mansioni che svolgono meglio degli umani, per questa ragione ormai per buona parte degli impieghi non viene più ricercata una manodopera umana.
    Questa condizione ha indotto molti umani a trattarli alla stregua di schiavi, arrivando a compiere azioni aberranti nei loro confronti, certi di non rischiare ripercussioni, come succederebbe se compiessero le stesse azioni contro dei loro simili.
    Ed effettivamente tutto si è svolto esattamente come si sono aspettati.
    Almeno fino ad ora.
    Da qualche tempo infatti sono sempre più frequenti i casi in cui alcuni androidi, classificati come devianti, riescono a manifestare sentimenti umani come paura, rabbia e persino amore, ribellandosi ai propri padroni e suscitando preoccupazioni sia nel governo che nella CyberLife stessa, macchiandosi di crimini contro quei padroni che fino ad allora li avevano trattati come involucri di plastica privi d'anima.
    Devoti ad una figura apparentemente mistica, una sorta di liberatore di Devianti denominato rA9, neppure il loro creatore ha mai fornito informazioni esaustive a riguardo, ma piuttosto affermazioni criptiche: è il primo androide ad essersi "risvegliato", dunque il primo deviante, potrebbe essere esistito oppure non esistere, così come essere l'unica salvezza dei devianti.
    Coloro che non sono a conoscenza di questa specie di Dio o che non vogliono crederci sono diretti verso il Canada, l'unico Stato privo di androidi dove sperano di poter iniziare una nuova vita.
    Di queste ribellioni l'opinione pubblica non è ancora venuta a conoscenza, ma è solo questione di tempo. Intanto ci si interroga se questo cambiamento sia riconducibile ad un errore di sistema (voluto?) o se si tratta di qualcosa di molto più grande.
    Come reagiranno gli androidi rimasti macchine, i devianti ed i cittadini di Detroit?

    Scopriamolo insieme!
    ©



    Edited by Comet - 11/7/2019, 15:41
     
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0 replies since 17/3/2019, 19:16   366 views
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